Diritti al futuro. Auser in campo per aiutare i bambini più svantaggiati
“Diritti al futuro”. E’ questo il titolo dell’iniziativa lanciata da Auser Emilia Romagna assieme all’Ufficio scolastico regionale per ridurre le disuguaglianze e sostenere il diritto allo studio dei bambini più bisognosi.
Dall’ultimo rapporto di Save the children sulla povertà infantile emergono dati estremamente preoccupanti, che riguardano purtroppo anche l’Emilia Romagna. Nella nostra regione, che pure è tra le più avanzate nelle politiche per i minori, sono oltre 65 mila i bambini in condizione di povertà, con un aumento nell’ultimo anno del 4%. Il 56.% delle famiglie emiliano-romagnole ha ridotto la spesa alimentare; mentre son sempre di più i bambini e i ragazzi che non hanno la possibilità di leggere libri, andare a teatro o al cinema o semplicemente fare un viaggio.
Dati che mostrano come la difficile situazione socio-economica che stiamo attraversando si ripercuota inevitabilmente anche sui più piccoli.
“Quello della povertà infantile è un problema enorme, che nessuno si illude possa essere risolto in tempi rapidi, ma che richiede un maggior impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti- sottolinea il Presidente di Auser Regionale, Fausto Viviani – per questo Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale da sempre impegnata in azioni e progetti volti a supportare gli Istituti Scolastici e gli Enti Locali, ha scelto di scendere in campo allargando e strutturando il proprio impegno. Perché è nelle scuole che si decide il profilo inclusivo e la qualità della nostra società futura”.
La collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, sancita anche da un Protocollo di intesa, coinvolgerà 38 scuole elementari in tutto il territorio regionale (una per ogni distretto) individuate dall’Ufficio scolastico tra quelle con maggiore presenza di bambini a rischio di povertà o in situazione di disagio sociale. Le azioni da realizzare verranno costruite dalle Auser Territoriali assieme alle scuole, a seconda dei bisogni specifici e delle attività già in essere. Per far ciò le Auser metteranno a disposizione anche delle risorse economiche, ricavate da donazioni e raccolte fondi, che potranno servire per l’implementazione di percorsi e progetti, ma anche per l’acquisto di materiali da destinare alle scuole o per consentire ai bambini più bisognosi di partecipare alle gite e ad altre attività da cui rischierebbero di rimanere esclusi.
“Grazie al sostegno di Auser sarà possibile realizzare nuove azioni di aiuto alle fasce più deboli della popolazione scolastica emiliano-romagnola – spiega il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna Stefano Versari – In questo modo potremo rafforzare l’impegno della scuola contro la povertà educativa a sostegno dei minori e delle loro famiglie”.
Per quanto riguarda Bologna saranno sei le scuole dove verrà implementato il progetto: un Istituto comprensivo del Comune capoluogo e cinque scuole elementari su tutto il territorio provinciale, dai comuni della cintura fino alla montagna.
Realtà certamente differenti, ciascuna con le proprie specificità e caratteristiche. Proprio per questo “l’Auser di Bologna – spiega il Presidente Secondo Cavallari – coinvolgerà attivamente i volontari che operano sul campo in questi territori, che conoscono da vicino i bisogni delle comunità e, nella maggior parte dei casi, hanno già contatti e relazioni solide anche con le scuole”.
“In questo modo – aggiunge Cavallari – si potranno costruire azioni efficaci e in grado di durare nel tempo, per combattere ogni forma di discriminazione e consentire a tutti i bambini, senza alcuna distinzione, la piena partecipazione alle attività offerte dalla scuola”.