BUONA LONGEVITÀ – Federico Fellini 23½
Ricorre quest’anno il centenario della nascita di uno degli autori più celebrati della storia del cinema mondiale, Federico Fellini.
Per l’occasione la Cineteca di Bologna riporta nelle sale italiane alcuni dei suoi capolavori in versione restaurata: Lo sceicco bianco, I vitelloni, La dolce vita, 8½, Amarcord.
A gennaio tre di queste pellicole verranno proiettate anche nell’ambito della rassegna “Buona Longevità“, sempre il lunedì alle ore 15 al cinema Lumière – Piazzetta Pasolini 2b a Bologna e prevedono un piccolo contributo economico di € 3,00 a ingresso.
PROGRAMMA:
Lunedì 13 gennaio – LO SCEICCO BIANCO (Italia/1952) di Federico Fellini (85’)
Due sposini in viaggio di nozze dalla provincia alla capitale romana. L’apparizione sull’altalena del bianco sceicco Alberto Sordi, divo divino solo sulla carta dei fotoromanzi. E dunque le illusionidel mondo dello spettacolo. Le benevoli prostitute della capitale, tra cui la Cabiria di Giulietta Masina. C’è già tutto il mondo felliniano in questo primo film firmato unicamente dal regista riminese. “Per la sceneggiatura mi rifeci ai racconti che avevo scritto per il ‘Marc’Aurelio’ in cui si riflettevano i miei pensieri sulla natura spietata delle storie d’amore, sull’amore giovanile che si confronta con la realtà dolceamara, sulla luna di miele che si irrancidisce, sulle delusioni dei primi tempi del matrimonio e sull’impossibilità di riuscire a conservare i romantici sogni iniziali” (Federico Fellini).
Restaurato da Cineteca di Bologna in collaborazione con RTI-Mediaset e Infinity presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata
Introduce Roberto Chiesi
Lunedì 20 gennaio – I VITELLONI (Italia/1953) di Federico Fellini (104’)
Quattro trentenni di una città di mare vivono nell’eterna attesa di diventare adulti. Durante l’inverno, si trascinano fra il biliardo e il caffè, fra velleità letterarie, scherzi goliardici e facili avventure erotiche. Li segue con ammirazione il più giovane Moraldo. Secondo film (e mezzo) per Federico Fellini: un ritorno nostalgico e poetico in una Rimini inventata. “Mi è venuta la tentazione di giocare uno scherzo a certi vecchi amici che avevo lasciato nella città di provincia dove sono nato. Così mi sono messo a raccontare quello che ricordavo delle loro avventure, le loro ambizioni, le piccole manie, il loro modo particolarissimo di passare il tempo” (Federico Fellini). Primo vero successo di Fellini, nelle prime copie del film i distributori non vollero figurasse il nome di Sordi, che a quell’epoca ritenevano fosse sgradito al pubblico. Fu invece trampolino per la sua fama futura.
Restaurato da CSC – Cineteca Nazionale
Il 20 gennaio, in occasione del centenario della nascita di Federico Fellini (20 gennaio 1920, alle ore 21), è stata organizzata una giornata interamente dedicata a celebrare il suo genio e il suo cinema. Dalla mattina a mezzanotte film, incontri, sorprese e un brindisi finale. Scarica qui il programma della giornata.
Lunedì 27 gennaio – AMARCORD (Italia-Francia/1974) di Federico Fellini (127’)
Vent’anni dopo aver raccontato la storia di una fuga dalla provincia nei Vitelloni, Fellini ritorna in quel piccolo mondo, ricostruendo gli ambienti della sua adolescenza a Cinecittà e a Ostia. Un piccolo borgo sul mare di Romagna negli anni Trenta, sotto la cappa del fascismo rievocato nella sua brutalità e soprattutto nei suoi riti ridicoli. Protagonista è l’umanità sanguigna degli abitanti, che l’autore
caratterizza con ironia affettuosa e caustica. È l’universo della remota provincia italiana, fra attese sognanti ed erotismo represso, scherzi feroci e infantilismo. La vitalità delle figure che popolano il film cela una sotterranea, profonda malinconia.
Oscar per il miglior film straniero.
Restaurato da Cineteca di Bologna con il sostegnodi yoox.com e il contributo del Comune di Rimini.
La Cineteca al Lumière presenta inoltre, a partire da questo mese, l’integrale della sua opera, Fellini 23½, come il numero di film da lui diretti, e alcuni titoli d’ispirazione felliniana, da Scorsese a Lina Wertmüller.