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Il Gruppo Auser di Casalecchio. Intervista a Bruno Ardizzoia e Carla Carnevali

16 Feb

Il Gruppo Auser di Casalecchio. Intervista a Bruno Ardizzoia e Carla Carnevali

Casalecchio è certamente uno dei comuni bolognesi in cui l’Auser è più attiva, basta pensare che durante lo scorso anno si svolti qui ben 5466 interventi tra servizi alla persona e alla comunità. Ovviamente tutto questo è possibile grazie al contributo di persone che da anni dedicano all’Auser gran parte del loro tempo, con costanza, impegno e soprattutto con tanto amore. Ma cosa fanno questi volontari? Come mai son approdati al Pianeta Auser? In questa intervista il coordinatore dell’Auser di Casalecchio, Bruno Ardizzoia, e la sua assistente Carla Carnevali ci raccontano la loro storia.

Bruno, come mai hai scelto di fare volontariato all’Auser?
Sono entrato per caso. Ho sempre lavorato in ospedale così, quando sono andato in pensione, ho deciso di continuare ad aiutare i bisognosi. Inizialmente pensavo di fare solo qualche servizio saltuario, ma poi le cose son andate diversamente…
Perché? Cos’è successo?
Nel 90 ho deciso di aprire l’Auser a Casalecchio. In un primo momento ho dovuto un po’ lottare, perché il Consiglio Comunale non era d’accordo, ma poi, grazie all’Assessore alle Politiche Sociali, siamo riusciti a far partire questo servizio, ed io sono diventato coordinatore.
Come si è evoluta la vostra attività in questi quindici anni?
Quando abbiamo cominciato eravamo solo sette volontari, poi siamo diventati dieci,…ora siamo sessanta voltari attivi, più molti soci. Un bel gruppo!
Inizialmente facevamo quasi solo trasporti, poi, col passare del tempo, le cose sono cambiate e il lavoro è aumentato molto, grazie soprattutto alla forte collaborazione che si è creata tra Auser e Comune.
Oltre che il Coordinatore fai anche il volontario?
Sì, sono come i Ferraresi, “A fag tòt mi!”. Come volontario faccio soprattutto dei trasporti di anziani, a seconda delle necessità. Sono anche il vice-presidente dell’Auser Bologna.
Cosa ti aspettavi quando hai deciso di fare il volontario? Sei contento della tua scelta?
Nell’insieme sono molto contento di tutto quello che ho fatto e sto facendo tuttora; certo fare il coordinatore impegna parecchio tempo…la mia non è una normale vita da pensionato!
E tu, Carla, come sei entrata a far parte di questa squadra?
La mia è una storia un po’ triste perché son arrivata all’Auser nel 95, dopo la morte di mio marito. Siccome ero molto giù, mia figlia, preoccupata,  mi ha proposto di entrare all’Auser. Inizialmente ero un po’ spaesata, ma poi mi sono trovata benissimo.
Che tipo di attività svolgi?
La maggiorparte del tempo sto in ufficio: ricevo dal Comune delle telefonate con le richieste degli utenti e cerco dei volontari per soddisfarle. Mi arrivano anche tante chiamate del Filo d’Argento.
Purtroppo non avendo la macchina non posso allontanarmi molto, però riesco a seguire delle persone che abitano in questa zona; ad esempio vado spesso a trovare una signora che esce solo se ci sono io!
So che a Casalecchio c’è un gruppo di volontari molto attivo…
Siamo molto fortunati perché i nostri volontari sono bravi e motivati. Il gruppo è molto unito, alcuni sono in servizio addirittura da 15 anni!
Ti pice fare la volontaria?
Quando sono entrata, come ho già detto, ero un po’ giù, ma poi questa attività mi ha dato grande soddisfazione e mi ha fatto sentire utile e importante!

 

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