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Il miglior volontario Auser della Regione? Davide Fraccon di Auser Bologna

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10 Ott

Il miglior volontario Auser della Regione? Davide Fraccon di Auser Bologna

Nel corso della cerimonia – tenutasi il 24 e 25 settembre a Firenze – per festeggiare i primi vent’anni di Auser, sono stati premiati i volontari che nei vari contesti regionali si sono distinti per il proprio impegno e la propria dedizione alla causa della solidarietà. Il riconoscimento di "miglior volontario Auser" per la regione Emilia Romagna è andato a Davide Fraccon, volontario di Auser Bologna scomparso di recente, che nonostante le difficoltà e le sfide della vita ha portato avanti il suo impegno di volontario finchè le forze glielo hanno permesso.

Davide, scomparso a soli 53 anni, si è impegnato come volontario Auser presso l’ospedale Malpighi di Bologna a sostegno delle persone anziane, fino a quando le forze lo hanno sostenuto.
La sua esperienza, che con questo premio Auser ha voluto valorizzare e riconoscere, rappresenta un’importante testimonianza della possibilità per tutti di ritrovare "un senso" attraverso il volontariato, in cui Davide, pur avendo come solo reddito l’assegno di invalidità, ha profuso fino all’ultimo tutto l’impegno di cui era capace.

"Davide Fraccon nel corso della sua vita ha attraversato tutte le povertà e tutte sono diventate il fardello che egli ha portato sino al termine." Così lo racconta, meglio di chiunque altro, Don Giovanni Nicolini, che ha accompagnato e sostenuto Davide fino alla fine.
Nonostante, anzi forse proprio grazie a questo fardello, Davide sentiva più di chiunque altro cosa volesse dire la sofferenza dell’abbandono delle persone anziane, ma anche, come affermò in un’intervista rilasciata al mensile La Spinta: "il piacere nel vedere i loro sorrisi carichi di riconoscenza e di affetto verso uno sconosciuto che li accarezzava e gli teneva la mano quando si lamentavano."
Davide se ne è andato scrivendo in una lettera, testimonianza del suo grande impegno, ma anche di come il volontariato rappresenti una straordinaria risorsa di umanità e progresso civile. "Devo dire – scrisse Davide – che questa è un’esperienza che mi ha regalato emozioni molto forti e che mi sento di consigliare a tutte le persone che magari cercano in altri modi di dare un senso alla propria vita. Credo che strappare un sorriso e donare una carezza a tutti coloro che ci hanno regalato la loro vita, madri, padri, nonni e anziani in genere, sia il modo migliore per sentirsi meno soli, per cominciare a capire che dare è molto più gratificante che ricevere".

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