Poesie del mese di aprile 2017
Migranti
Siamo una porzione di umanità
fuggita da paesi e città senza pace,
da bombe e atrocità.
Ci chiamate Migranti,
gente vessata da regimi disumani,
senza futuro, senza libertà.
parlano di noi come turba sgradita,
i grandi del mondo
per relegarci nell’oblio più profondo.
ergono mura alle loro porte
per ignorare la nostra sorte.
Oggi siamo un numero senza identità.
domani un esercito, chi vincerà?
Silvana La Valle
Povero e migrante
Tu povero emigrante,
che la tua terra hai lasciato.
con il volto dolorante
e le lacrime nel cuore.
Da tutti emarginato
e forse un pò dimenticato
ricerchi diversa realtà
ma la vita non ha pietà.
il dolore non si dimentica
come le incomprensioni della vita
devi fuggire lo sai
dalla crudeltà
di guerre e tirannie
d’odio e di ipocrisie.
Devi lavorare per vivere
per la tua famiglia mantenere
devi sperare lo sai,
nella verità di sogni
e giorni migliori
così tutto per te cambierà.
Barbara Ventura
Immigrati
Wu cumprà
poveri e simpatici.
compro volentieri per aiutarli
oggettini carini.
Sono contenta ritrovarli in salute
anno per anno.
Arrivano però brutte niotizie
scafisti, mafie, sfruttatori di povera gente,
Ora dalle turbolenti terre di Africa
stanno arrivando popoli di paesi in guerra –
fuggono dalle violenze e dalla morte
L’Europa è restia ad accettarli;
il loro numero è alto e manca una vera organizzazione.
Giungono anche notizie di terrorismi islamici che
in vari stati hanno seminato paura e morte.
E siamo tuttora minacciati,
Come andrà a finire?
E’ un’incognita che mi lascia sgomenta.
Maria Rosa Fiorini