Progetto Maquillage: cure estetiche agli anziani nelle strutture di Asp Città di Bologna
Ripartirà il 9 ottobre il “Progetto Maquillage”, la bella esperienza di Auser Bologna che porta i volontari all’interno della casa di riposo di Asp Bologna, dove si prendono cura di anziani soli o malati di demenza senile o Alzheimer, facendo loro delle cure estetiche come la pulizia del viso, il trucco, le acconciature per i capelli e i massaggi alle mani.
I volontari Auser, con il supporto di CNA e Asp Bologna, si incontreranno ogni lunedì dalle ore 9.30 alle ore 11.30, prestando cure estetiche agli anziani per farli sentire meno soli e aumentare le relazioni sociali e in questo modo anche migliorare la cura di sé.
Il progetto prevede la collaborazione con l’Asp Città di Bologna che, attraverso una convenzione, mette a disposizione gli spazi e prevede anche l’importante coinvolgimento di Cna Bologna per il reclutamento di artigiani in pensione che arricchiscono il percorso con la loro esperienza e professionalità. Si tratta infatti di 3 pensionati di cui 1 parrucchiere, 1 estetista e 1 barbiere che faranno gruppo con le 2 volontarie Auser, un’estetista in pensione e un’aiutante già impegnata nel progetto da diversi anni. I volontari lavoreranno all’interno dei reparti della struttura sanitaria residenziale e nel centro diurno.
Le sedute estetiche sono l’occasione per trascorrere insieme ai pazienti ricoverati alcune ore chiacchierando e aiutandoli a prendersi cura del proprio aspetto, a recuperare in questo modo il senso di sé e del valore della propria persona. Col tempo, ed è questo un altro grande valore del progetto, anche tra gli stessi pazienti che assistono o partecipano alle cure estetiche si stabiliscono nuovi rapporti di amicizia e di solidarietà.
Il progetto “Maquillage” nasce nel 1999, sotto la presidenza Auser di Edgarda Degli esposti, per iniziativa di un gruppo di volontarie dell’Auser di Bologna, in particolare di Lia Ancilla Brusa, ideatrice del progetto e appassionata volontaria costantemente impegnata a favore dei più deboli e dell’intera comunità. Nel marzo del 2016, la scomparsa di Lia Brusa dopo una lunga malattia costringe Auser a cercare di continuare il suo percorso a sostegno delle persone più fragili, anche per onorare il suo ricordo e portare avanti un progetto lungo 17 anni.
Ora finalmente il progetto riparte.