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Progetto Rendere i giovani consapevoli e responsabili, quindi cittadini attivi

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23 Gen

Progetto Rendere i giovani consapevoli e responsabili, quindi cittadini attivi

L’incontro di presentazione del Laboratorio di Teatro dell’Oppresso tenutosi mercoledì 21 gennaio presso il Centro Poggeschi in via Guerrazzi 14, è stato un vero e proprio successo. L’attività rientra nel progetto "Rendere i giovani responsabili e consapevoli, quindi cittadini attivi", realizzato dalla Rete Santo Stefano, di cui Auser fa parte,   e coordinato da Volabo.

– Siamo stati piacevolmente sorpresi dal grande interesse suscitato da questa nostra proposta – concordano soddisfatte Elena Rossini, coordinatrice di Volabo e Roberta Quattrini, referente Auser per il progetto.
Il proposito condiviso dalle associazioni facenti parte della Rete, Auser Bologna, Ami (Associazione Macigno Italia), Aprimondo Centro Poggeschi, Il Ponte di Casa Santa Chiara, Un paese che non ci aspettavamo, Univoc ( Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi Bologna), consisteva nel creare opportunità di socializzazione nelle quali i giovani potessero accrescere il proprio senso civico grazie ad attività coinvolgenti e a linguaggi a loro vicini. E a giudicare dal gran numero di presenti, in particolare giovani, alle molte domande di partecipazione pervenute e alla curiosità dell’evento, si direbbe che le scelte fatte dalla Rete sono state più che azzeccate.
Un esperto di "animazione di strada" accompagnerà venti persone, tra volontari e giovani, in un percorso formativo di dieci incontri da quattro ore ciascuno, avente l’obbiettivo di rendere i partecipanti consapevoli dell’importanza di essere cittadini attivi. Al termine del corso sarà allestito  uno spettacolo di fine lavoro, in cui i corsisti potranno dare sfoggio dell’arte appresa al pubblico che, precisa Elena – sarà "spett-attore" dell’evento -.

Abbiamo chiesto a Roberta Quattrini quale fosse il ruolo  di Auser alle attività della Rete Santo Stefano. – Durante l’iniziale  fase di ricerca,  che ha unito tutte le Associazioni della Rete,Auser ha contribuito a chiarire le reali esigenze del territorio – afferma la referente dell’Associazione – ma il nostro compito è soltanto all’inizio. Io stessa curerò la parte organizzativa del lavoro, e sarò in prima linea nel momento in cui dovremo organizzare  lo spettacolo di fine corso. – Roberta, sorridendo, continua – Inoltre, due giovani volontari Auser saranno allievi del corso di teatro, e contribuiranno, come vuole la tradizione di Auser. alla formazione del gruppo, fungendo da collante tra i partecipanti, nel caso ce ne fosse bisogno. .. –
A questa prima fase del progetto, ne seguirà poi una successiva, che vedrà l’inserimento di percorsi di cittadinanza attiva nelle scuole.
E se è vero che chi cben omincia è a metà dell’opera, allora attendiamo con ottimismo gli sviluppi di questo progetto.

Per ulteriori informazioni sicontattino:
Elena Rossini (coordinatrice di Volabo)
retesantostefano@gmail.com
Roberta Quattrini
lrquattrini@alice.it

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