“San Donato-San Vitale siamo noi” anche per il 2018
Il patto di collaborazione tra il quartiere San Donato-San Vitale e Auser di Bologna proseguirà ancora fino a giugno 2018 e comprenderà come volontari anche dei richiedenti asilo politico grazie alla collaborazione con la cooperativa sociale Arca di Noé.
Nel primo anno il patto prevedeva la partecipazione dei cittadini nella cura di alcuni spazi verdi, la realizzazione di eventi di sensibilizzazione e per la ricerca di nuovi volontari, la raccolta e la pubblicazione di narrazioni tramite blog e l’incontro tra le generazioni. Anche se rimangono i sopracitati obiettivi, in questa ripresa del patto c’è però un’importante novità, la presenza dei rifugiati.
“Il Patto di collaborazione di cittadinanza attiva con Auser è un dato significativo – afferma Simone Borsari, presidente del quartiere – l’anno scorso con i ragazzi delle scuole ha rappresentato un grande messaggio educativo ma quest’anno il messaggio è più potente perché coinvolge richiedenti asilo”.
Sono infatti presenti tra i volontari 4-5 richiedenti asilo politico, persone che sono state scelte dall’Arca di Noé, una cooperativa sociale operante nell’ambito del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.
Questo aspetto viene anche sottolineato dal Presidente di Auser Bologna Secondo Cavallari che afferma: “Intrecciare l’esperienza dei beni comuni al coinvolgimento di persone fragili conferma i valori che rendono la nostra, un’associazione inclusiva e solidale, in una società in cui l’integrazione è la vera sfida”.
“In questo momento stiamo avendo cura di due giardini – spiega Luigi Fabbri, che assieme a Paolo Barilli sono i volontari Auser che seguono il gruppo – il giardino Più in via Andreini che fa angolo con via San Donato e il giardino Sitta in via del Lavoro”.
I volontari, 6-7 in tutto compresi i rifugiati, si trovano due volte la settimana e per un paio di ore ripuliscono i giardinetti. “E’ un modo questo per far vedere ai cittadini che i richiedenti asilo sono utili alla comunità”, racconta Fabbri. Per far conoscere questa esperienza avvengono degli incontri con altre realtà sociali del quartiere e, infatti, il progetto è stato presentato dai volontari stessi all’associazione Graf San Donato e al Mercato Sonato.
Grazie alla sensibilità di Giovanni Melli, Presidente dell’associazione Civibo, i richiedenti asilo, prima di svolgere attività possono pranzare e socializzare nella cucina popolare del Centro Italicus di via Sacco 14.
Nel progetto è prevista la pulizia da parte dei volontari di altri due spazi verdi situati nel quartiere – il giardino Ghiberti e il Massarenti-Bentivogli – che partiranno più avanti mentre si stanno cercando altri volontari grazie alla collaborazione del giovane volontario Auser Davide Maiello e di VolaBO, il centro servizi per il volontariato di Bologna.
Un percorso ricco di elementi, soggetti e partner che nel corso dell’anno si arricchirà con un’attività di narrazione collettiva per gli anziani del centro sociale Ruozi di via Castelmerlo, grazie alla collaborazione di Cira Santoro e di Francesco Campione.