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“Sinergia tra le associazioni e risposte alle nuove povertà”: Edgarda Degli Esposti alla Presidenza della Consulta contro l’esclusione sociale

27 Gen

“Sinergia tra le associazioni e risposte alle nuove povertà”: Edgarda Degli Esposti alla Presidenza della Consulta contro l’esclusione sociale

Stringere i legami tra le associazioni, lotta alle nuove povertà e rendere la Consulta contro l’esclusione sociale uno strumento sempre più utile alle Istituzioni per le politiche di inclusione. E’ questo il pensiero di Edgarda Degli Esposti, ex Presidente e attuale membro del Direttivo di Auser Bologna, neoeletta Presidente della Consulta permanente per la lotta all’esclusione sociale di Bologna.

“La mia esperienza in Provincia – racconta la Presidente – è terminata in giugno in seguito alla soppressione delle Province da parte dal Governo Renzi; è stato allora che l’attuale Comitato di Rappresentanza della Consulta mi ha individuata come possibile sostituta alla presidenza. Così sono entrata in qualità di rappresentate di Auser Bologna”.

“Il lavoro da fare è tanto – continua – sicuramente oggi è necessario mantenere un legame più stringente con le associazioni che fanno parte della Consulta: il Comitato di Rappresentanza è composto da dieci soggetti che rappresentano una platea di 95 associazioni,  penso che questa relazione vada curata. Abbiamo ben chiaro come il nostro welfare rischi di non riuscire più a  rispondere  ai nuovi bisogni prodotti dalla crisi e, in un contesto in cui c’è bisogno di interventi aggiuntivi per rispondere alle nuove povertà, va da sé che il terzo settore avrà un ruolo sempre più importante come attore sociale nella comunità. Questo passa attraverso le reti, i rapporti e le sinergie tra le diverse associazioni, che non devono porsi in concorrenza tra loro, ma lavorare insieme collaborare. E’ proprio questo il concetto fondante e più alto di quella che chiamiamo sussidiarietà”.

Ma a chi è imputabile questa mancanza di sinergia? “Di sicuro non è responsabile chi se ne è occupato finora – commenta Degli Esposti –  il fatto è che le Istituzioni, il Comune di Bologna, la Giunta e la Quinta Commissione Consigliare che si occupa di esclusione sociale e welfare, avrebbero, se volessero, nella Consulta uno strumento formidabile. Il tema delle esclusioni, nonostante Bologna abbia fatto tanto, è ancora di una cogenza assoluta; e la Consulta rappresenta il soggetto politico qualificato che può aiutare le Istituzioni a orientarsi nelle politiche da attuare per dare risposta a questi bisogni. Fino ad ora c’è stata una sottovalutazione da parte delle Istituzioni rispetto a questo strumento preziosissimo poiché si è concepita la Consulta come un’entità a sé, svincolata da tutto. Anche in queste condizioni ha fatto sicuramente tanto, ma il sistema in sé va corretto”.

Sulle priorità da affrontare la nuova Presidente è chiara: “Ho intenzione di lavorare sulle nuove povertà perché hanno scaturito nuovi bisogni sui quali ci si interroga continuamente senza trovare risposte definite. Credo che le risposte possano essere trovate anche con il contributo di tutte le organizzazioni del terzo settore. Ho già qualche idea su cui lavorare e che presenterò all’Assemblea”. “Se non si danno delle risposte – conclude –  il rischio è di creare nuova emarginazione sociale:  basti pensare alla diffusione della ludopatia e della dipendenza da alcol, sono problematiche che fino a qualche anno fa non erano così radicate come ora. O si interviene concretamente o davvero si rischia che si creino nuove emarginazioni. L’obiettivo di vivere in una comunità coesa e inclusiva deve essere una priorità assoluta, che non va abbandonata”.

di Francesco Mele

(pubblicato su Liberetà)

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