Trebbo Sui Generis: uno dei tesori dell’Isola di Trebbo di Reno
Cos’è un Festival Letterario?
Dunque, prima di tutto c’è una bella sala accogliente, fresca, luminosa, con tanti posti a sedere, servizi, e magari anche un megaschermo.
Poi ci sono degli scrittori e delle scrittrici che si alternano al tavolo dei relatori, due o tre alla volta per 30-40 minuti. Raccontano come è nata la loro passione per i libri e come hanno deciso, un bel giorno, di cominciare a scrivere. Raccontano aneddoti, soddisfazioni e delusioni, conquiste e sconfitte. Poi presentano un loro libro, l’ultimo che hanno scritto, o uno al quale sono legati in modo particolare. Lo presentano con affetto, perché quel libro racconta una storia per loro speciale che desiderano condividere con il pubblico. Non tanto perché lo acquistino. Non è obbligatorio. Hanno soprattutto piacere di farsi conoscere. Di incuriosire. Destare stupore. Ascoltarli è piacevole, divertente, interessante.
Dopo di loro tocca ad altri due, poi ad altri ancora, inframmezzati da pause nelle quali il pubblico può alzarsi, scambiare due parole con gli amici o anche con gli autori e le autrici che li hanno colpiti di più, chiedere loro una dedica sul libro se decidono di comprarlo.
Fuori dalla libreria c’è un piccolo punto di vendita, allestito da una simpatica libraia con tutti i libri presentati al Festival. È uno spettacolo: ordinati per autore formano un mosaico colorato fantasioso ed invitante.
C’è un programma che indica l’orario di ogni presentazione, così è possibile partecipare a quelle che si preferiscono. C’è qualcuno, particolarmente appassionato (e resistente) che rimane per tutto il giorno, qualcuno anche per entrambi i giorni! Ci sono alcune presentazioni anche la sera. È estate, è piacevole stare fuori dopo cena. Il Festival è in una bella zona periferica, piena di verde ed è possibile mangiare.
Non è un bell’evento? Mica tanto lontano. In una piccola ed accogliente località del comune di Castel Maggiore, Trebbo di Reno. Dove da otto anni alcuni cittadini associati hanno dato vita ad una biblioteca speciale: volontaria, creata e gestita col cuore, col sorriso, con la passione. È il Centro di Lettura “L’Isola del Tesoro”, un progetto che si è potuto realizzare grazie alla cornice di Auser Bologna, sensibile al benessere culturale oltrechè fisico, per persone di ogni età.
Ogni anno, ogni primo fine settimana di giugno, c’è questo Festival che i volontari organizzano in modo diverso ogni anno, sui più svariati generi. Così sono sicuri che piaccia a tutti. Ci sono romanzi storici, gialli, racconti di viaggio, thriller, umoristici. Romanzi su temi di attualità, sociali, sulla Prima Guerra Mondiale, sulla Seconda, sulle donne, sui miti, sull’India, sui crimini ambientali.
E poi, ancora, c’è convivialità: si può pranzare al buffet offerto dalla biblioteca. E alla sera si può cenare sempre in biblioteca (€ 15) così si sta insieme nell’attesa delle presentazioni serali.
È Trebbo Sui Generis 2022, il Festival di Trebbo di Reno.
4 e 5 giugno. Un week end di cultura a km 0. Di cultura alla portata di tutti. Di cultura aggregante.
Via Lame 182/a Trebbo di Reno (BO) – parcheggio libero
LA PARTECIPAZIONE È LIBERA E GRATUITA.
PUOI SEGUIRE TUTTE LE PRESENTAZIONI CHE VUOI
SE VUOI RISERVARE UN POSTO PER TE E I TUOI FAMILIARI O AMICI, PUOI FARLO
INFO E PRENOTAZIONI: isoladeltesoro.trebbo@gmail.com
Tema di questa edizione:
NARRATIVA STORICO CONTEMPORANEA, UCRONICA E UMORISTICA
Se la storia più remota sfuma spesso nella leggenda, la storia più recente freme ancora nelle nostre corde e le fa risuonare di dolore, di orgoglio, di rimpianti o di gratificazione. Il romanzo storico contemporaneo si fa carico di queste emozioni e ce le restituisce nell’intreccio di una trama che appassiona e lascia in noi l’impronta della Storia più autentica.
Chi ha detto che la Storia non si fa coi SE e coi MA? C’è chi ci ha provato e con risultati sorprendenti. Il processo storico è una strada nota e ben battuta ormai: si sa da dove viene e dove conduce. Lo storico la conosce e vi si muove con sicurezza, avanti e indietro. Anche lo scrittore ucronico la conosce bene ma, curioso e intraprendente, gioca con la fatidica domanda: “E se invece…?” e di fronte ad uno dei tanti bivi della storia, prova a prendere una strada non battuta. Così scopre altri scenari e ce li descrive. Non è mera fantasia: è solo un’altra possibilità.
“Grazie all’umorismo siamo meno schiacciati dalle vicissitudini della vita, esso attiva il nostro senso delle proporzioni” diceva Charlie Chaplin. Un pizzico di humor si può aggiungere a qualsiasi romanzo, anche ad un giallo, ad un romanzo di viaggio, di introspezione, di formazione. Che sia una comicità diffusa con battute impreviste ed eclatanti o un’ironia sottile che s’intreccia delicata alla trama, l’umorismo disangoscia, alleggerisce, risolve. Un libro che si scorre ridendo o sorridendo non si dimentica più. Tra la sessione del mattino e quella del pomeri
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