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Tutti a scuola a piedi…con il progetto Pedibus!

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7 Giu

Tutti a scuola a piedi…con il progetto Pedibus!

E’ un autobus del tutto speciale, senza ruote ne motore, che si muove grazie ai piedi dei propri passeggeri. Nei comuni di Zola Predosa, San Lazzaro di Savena (frazione Ponticella) e Monteveglio ha preso il via il “Progetto Pedibus: andiamo a scuola a piedi”, promosso dalle amministrazioni comunali in collaborazione con Auser e alcune scuole elementari dei territori.
Proprio come un pulmino scolastico il Pedibus ha tanto di stazioni di partenza, linee e fermate. Ma invece che muoversi su strada è formato da una carovana di bambini delle elementari che vanno a scuola in gruppo, attraverso parchi e percorsi sicuri, accompagnati dai volontari Auser.

Ogni linea del Pedibus ha infatti un capolinea di partenza con orario ben preciso dove i bambini che abitano in zona vengono accompagnati dai genitori e accolti dai volontari “autisti”; durante il tragitto vengono poi accolti altri bambini nelle stazioni intermedie (presidiate anch’esse dai volontari)  e il gruppo cresce strada facendo fino all’arrivo alla scuola.
“Alla Ponticella di San Lazzaro il progetto è partito lo scorso anno scolastico con una settimana di sperimentazione – racconta il volontario Auser Archimede Romagnoli – Ma il successo è stato tale che abbiamo subito deciso di continuare. Attualmente il Pedibus coinvolge 105 studenti su 140: praticamente la totalità considerando che alcuni bambini vengono da fuori e altri frequentano il pre-scuola!”.

Un successo motivato anche dal grande entusiasmo dei giovanissimi partecipanti. Durante il tragitto verso la scuola i bambini hanno infatti l’opportunità di stare insieme, fare due chiacchiere con i compagni, fare un po’ di moto e ammirare la natura e le bellezze del propria città.
Ma il Pedibus è anche un momento di crescita sul piano della responsabilità (verso l’ambiente e i propri compagni) e sul piano della sicurezza e dell’autonomia, imparando a conoscere, con il supporto e l’accompagnamento dei volontari, i pericoli e il codice della strada. 

Un’esperienza utile e positiva per i bambini, ma anche per i loro genitori, molti dei quali hanno contribuito ad avviare il progetto, a disegnarne i percorsi e persino a renderlo possibile e concreto, diventando volontari Auser e mettendosi così a disposizione degli altri genitori e della comunità.
“Grazie a questo progetto Auser ha guadagnato venti nuovi volontari. – prosegue Romagnoli – Si tratta soprattutto di genitori che hanno scelto di dedicare una piccola parte del proprio tempo libero in favore dei bambini e delle famiglie che, per motivi di lavoro, hanno più difficoltà ad accompagnare a scuola i figli. A loro si affiancano ‘volontari storici’ perlopiù anziani, da tempo impegnati nelle attività e nei numerosi progetti portati avanti dall’Auser di San Lazzaro”.

Il progetto rappresenta quindi un importante passo verso un volontariato che favorisce l’incontro e lo scambio tra generazioni e la partecipazione attiva dei cittadini in favore della comunità e dei soggetti più deboli.

Per informazioni
info@auserbologna.it

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