Welfare, partecipazione e lotta per la legalità: presentato il Bilancio Sociale di Auser Bologna
Oltre 750mila servizi in un anno e più di 80 progetti attivati in cinquanta comuni del territorio provinciale. Sono questi, in estrema sintesi, i numeri del Bilancio Sociale 2011 di Auser Volontariato Bologna, presentato lo scorso 23 aprile. Traguardi importanti realizzati grazie al sostegno di oltre 4.300 soci, di cui ben 3.319 impegnati attivamente sul campo come volontari.
Nonostante la crisi, lo sfaldarsi dei legami sociali, la sfiducia affiorante nei confronti della politica, questi numeri sono cresciuti negli anni, a dimostrare che il volontariato Auser continua ad essere in campo per rispondere ai bisogni dei più deboli, mobilitando “capitale sociale” e dando luogo ad una reale cittadinanza attiva fatta di impegno concreto, scambio, reciprocità, crescita, solidarietà.
“Il nostro agire, la nostra presenza diffusa sul territorio a contatto con le tante problematiche e criticità che stiamo affrontando, fanno di Auser uno dei principali interpreti dei cambiamenti che stanno avvenendo nel territorio bolognese. – sottolinea il Presidente di Auser Bologna, Secondo Cavallari – La difficoltà economica e il calo delle risorse è oggi presente in tutti i comuni della provincia, calano i fondi destinati al sociale, ma crescono le richieste di aiuto della pubblica amministrazione nei vari settori dell’attività pubblica. Per questo è necessario, insieme agli altri attori della nostra comunità, ripensare l’attuale sistema di welfare per affrontare le sfide che la crisi e i profondi mutamenti dello scenario sociale ci impongono”.
In questo contesto Auser, forte della sua profonda conoscenza del territorio e delle istanze dei cittadini più fragili, è chiamata a mettere in campo un impegno straordinario, per dar voce ai più deboli, raccogliere il “grido d’aiuto” che da più parti arriva e, affianco allo SPI e alla CGIL, portare tutto questo ai tavoli di progettazione e programmazione.
“La nostra missione primaria si rivolge alle persone, ai soggetti deboli in carenza di diritti. – prosegue Cavallari – Noi non vogliamo sostituirci alla politica o a chi amministra la nostra città ed i nostri comuni e sappiamo bene che l’attività dell’anziano e del volontario non può sostituirsi al lavoro. Vogliamo però fare la nostra parte, interpretando al meglio la nostra mission. Vogliamo agire in una reale logica di sussidiarietà estesa, in una sussidiarietà che vede il pubblico come soggetto per eccellenza, che tiene le fila, e che programma di concerto con i soggetti pubblici e privati della comunità, dando ascolto alle voci della complessa società odierna”.
Un impegno portato a concretezza anche attraverso l’attivazione di nuovi progetti messi in campo, in stretta sinergia con molteplici realtà del pubblico e del privato sociale, per far fronte ai bisogni di una società in cambiamento. Dal Microcredito, nato da una partnership pubblico-privata (EmilBanca, ASP Poveri Vergognosi e Auser), teso a sostenere, tramite piccoli prestiti d’onore, persone in temporanea difficoltà economica e, più di recente, assieme al Comune di Bologna, anche ad aiutare cittadini a rischio di sfratto per morosità. Al “Last Minute Market”, in collaborazione con Coop e con numerosi Comuni della Provincia, che prevede il recupero, nei supermercati, delle merci in scadenza, che non hanno più alcun valore commerciale, ma che sono ancora idonee per il consumo. Alla “Città fragile”, progetto di rete mirato ad affrontare le situazioni di fragilità ed emarginazione che, per mancanza di un reddito adeguato e di una rete familiare di sostegno, colpiscono oggi molte persone anziane.
E al centro dell’impegno di Auser per il 2012 sarà anche la lotta per difendere e affermare il principio della legalità, per contrastare con efficacia le infiltrazioni silenti della malapianta malavitosa, oggi sempre più attratta da questa cronica crisi economica, di valori sociali e civile. “Sappiamo bene che solo nella legalità vi è democrazia e crescita civile – conclude Cavallari – Ma sappiamo anche che il nostro agire quotidiano ed il presidio del territorio sono e continueranno ad essere un primo antidoto alle infiltrazioni mafiose. La nostra azione può fare da collante, può servire per mantenere una comunità capace di reagire e di affrontare in modo nuovo queste nuove situazioni e continuare a credere ed affermare i principali valori sanciti dalla Carta Costituzionale, che è e sarà sempre un grande faro per la democrazia, la libertà e il vivere civile nel nostro paese”.
Per informazioni
info@auserbologna.it
(Pubblicato su La Spinta)